Seconda Primavera
Noi, in quotidiana familiarità, sperimentiamo l’ordine, la costanza, il rinnovamento perpetuo del mondo materiale che ci sta intorno. Per fragile e fugace che ne sia ogni parte, per turbolenti e migranti che ne siano gli elementi, per incessabili che ne siano le mutazioni, esso resiste. È collegato insieme da una legge di stabilità, si tiene su sempre in unità; sempre sul punto di morire, è sempre sul punto di tornare in vita.

Il confronto di Newman con il relativismo rivela l’attualità del suo pensiero filosofico e, soprattutto, mette a disposizione dei cattolici uno strumento speculativo di grande rilevanza per rispondere alle provocazioni e alle sfide che lo spirito del tempo muove loro. Stupisce che in questo senso la filosofia di Newman sia sostanzialmente estranea ai cattolici italiani, ad esempio quando si tratta di tener testa agli attacchi di certo laicismo che riduce la fede a mero sentimentalismo superstizioso, pretendendo di zittirne la voce nel dibattito pubblico.
Il trono erano le braccia della sua madre immacolata; la sala era una capanna o una grotta; gli adoratori, i Saggi dell’Oriente che portarono in dono oro, incenso e mirra. Tutto attorno a lui si presenta come una realtà terrena: fuorché a chi guarda con occhi di fede. Egli aveva solo un segno della sua divinità.
Perché è stato beatificato?
al Direttore del Centro internazionale degli Amici di
Papa Benedetto XVI ci racconta
P. Hermann Geissler, FSO
Resta con me, dolce Gesù, e allora