Newman inattuale
Il confronto di Newman con il relativismo rivela l’attualità del suo pensiero filosofico e, soprattutto, mette a disposizione dei cattolici uno strumento speculativo di grande rilevanza per rispondere alle provocazioni e alle sfide che lo spirito del tempo muove loro. Stupisce che in questo senso la filosofia di Newman sia sostanzialmente estranea ai cattolici italiani, ad esempio quando si tratta di tener testa agli attacchi di certo laicismo che riduce la fede a mero sentimentalismo superstizioso, pretendendo di zittirne la voce nel dibattito pubblico.
Il tempo dell’Epifania
Il trono erano le braccia della sua madre immacolata; la sala era una capanna o una grotta; gli adoratori, i Saggi dell’Oriente che portarono in dono oro, incenso e mirra. Tutto attorno a lui si presenta come una realtà terrena: fuorché a chi guarda con occhi di fede. Egli aveva solo un segno della sua divinità.
Papa Benedetto XVI e il beato John Henry Newman
Perché è stato beatificato?
Che cosa ha da dirci?
………dal discorso del Santo Padre per l’Udienza con i Cardinali e con i membri della Curia Romana e del Governatorato per la presentazione degli auguri natalizi il 20 dicembre 2010 in Vaticano
Perché è stato beatificato? Che cosa ha da dirci? A queste domande si possono dare molte risposte,
Messaggio di Papa Benedetto XVI
al Direttore del Centro internazionale degli Amici di
Beato John Henry Newman
Papa Benedetto XVI ci racconta
“Scopo principale della visita era quello di proclamare beato il Cardinale John Henry Newman, uno dei più grandi inglesi dei tempi recenti, insigne teologo e uomo di Chiesa. In effetti, la cerimonia di beatificazione ha rappresentato il momento preminente del viaggio apostolico, il cui tema era ispirato al motto dello stemma cardinalizio del beato Newman: “Il cuore parla al cuore”.
Coscienza e verità nel dramma del peccato e della grazia secondo John Henry Newman
P. Hermann Geissler, FSO
Nella famosa Lettera al Duca di Norfolk John Henry Newman scrive: “Certamente, se sarò costretto a coinvolgere la religione in un brindisi al termine di un pranzo (cosa che in realtà non è proprio il caso di fare), brinderò al Papa – se vi fa piacere – ma, prima alla coscienza e poi al Papa” (Diff II 261). Prima alla coscienza e poi al Papa! Non è pericolosa quest’affermazione?
Resta con me, dolce Gesù
Resta con me, dolce Gesù, e allora
incomincerò a risplendere come tu risplendi:
a risplendere così da essere luce per gli altri.
Il mondo invisibile
Perché noi non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili.
Le cose visibili sono d’un momento, quelle invisibili sono eterne.
2 Cor 4,18
Ci sono due mondi, « il visibile e l’invisibile », come dice il Credo,-il mondo che noi vediamo, e il mondo che non vediamo; e il mondo che non vediamo esiste altrettanto quanto il mondo che vediamo. Esso esiste realmente, sebbene non lo vediamo. Il mondo che vediamo sappiamo che esiste, perché lo vediamo. Non abbiamo che da alzare gli occhi e guardarci dattorno e ne abbiamo la prova, ce lo dicono i nostri occhi. Vediamo il sole, la luna e le stelle, la terra e il cielo, le colline e le valli, i boschi e le pianure, i mari e i fiumi. E ancora, vediamo gli uomini, e le opere dell’uomo. Vediamo le città con i loro edifici maestosi, e i
Maggio, mese di promessa
Perché è stato scelto il mese di maggio per esercitare una devozione particolare verso la Vergine Maria?
La prima ragione è che in questo mese la terra esplode con tutte le sue foglie novelle e il verde delle sue erbe, dopo il crudo gelo e la neve dell’inverno, dopo la rigida atmosfera e il vento selvaggio e le piogge dell’incipiente primavera. Maggio, perché gli alberi sono in boccio e i giardini si vestono di fiori. Maggio, perché le sue giornate