Resta con me, dolce Gesù
Resta con me, dolce Gesù, e allora
incomincerò a risplendere come tu risplendi:
a risplendere così da essere luce per gli altri.
Resta con me, dolce Gesù, e allora
incomincerò a risplendere come tu risplendi:
a risplendere così da essere luce per gli altri.
Perché noi non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili.
Le cose visibili sono d’un momento, quelle invisibili sono eterne.
2 Cor 4,18
Ci sono due mondi, « il visibile e l’invisibile », come dice il Credo,-il mondo che noi vediamo, e il mondo che non vediamo; e il mondo che non vediamo esiste altrettanto quanto il mondo che vediamo. Esso esiste realmente, sebbene non lo vediamo. Il mondo che vediamo sappiamo che esiste, perché lo vediamo. Non abbiamo che da alzare gli occhi e guardarci dattorno e ne abbiamo la prova, ce lo dicono i nostri occhi. Vediamo il sole, la luna e le stelle, la terra e il cielo, le colline e le valli, i boschi e le pianure, i mari e i fiumi. E ancora, vediamo gli uomini, e le opere dell’uomo. Vediamo le città con i loro edifici maestosi, e i
Perché è stato scelto il mese di maggio per esercitare una devozione particolare verso la Vergine Maria?
La prima ragione è che in questo mese la terra esplode con tutte le sue foglie novelle e il verde delle sue erbe, dopo il crudo gelo e la neve dell’inverno, dopo la rigida atmosfera e il vento selvaggio e le piogge dell’incipiente primavera. Maggio, perché gli alberi sono in boccio e i giardini si vestono di fiori. Maggio, perché le sue giornate
Cari amici di Newman,
Newman sarà proclamato Beato!
Il 19 settembre 2010 a Coventry/Inghilterra John Henry Newman sarà innalzato agli onori degli altari dal Santo Padre Benedetto XVI.
con grande gioia possiamo annunciarvi la bella notizia della beatificazione di Newman dopo tanti anni di attesa e di speranza. Abbiamo aspettato a inviarvi la lettera circolare per potervi comunicare la data e il luogo esatti della beatificazione appena pubblicati.
Mentre era ancora in vita, Newman fu venerato da molte persone.
Il Padre Domenico ebbe poco a che fare con conversioni ma va invece a missioni ed esercizi tra il suo popolo. Io lo vidi pochi minuti l’anno passato per la festa di San Giovanni Battista, quando venne a vedere la cappella. Egli è un uomo semplice e attraente, italiano, ma anche abilissimo e acutissimo uomo alla sua maniera. La sua venuta qui è accidentale,
«I propri errori chi li conosce? Purificami, o Signore, dalle mie colpe nascoste» (Sal 18 (19), 13)
Può sembrare strano, ma molti cristiani trascorrono la loro vita senza alcuno sforzo di raggiungere una corretta conoscenza di se stessi. Si accontentano di impressioni vaghe e generiche circa il loro effettivo stato; se hanno qualcosa in più di questo, si tratta di esperienze casuali, quali i fatti della vita a volte impongono. Ma nulla di esatto e sistematico, che non rientra nemmeno nei loro desideri avere.
«Accostiamoci con cuore sincero nella pienezza della fede, con i cuori purificati da ogni cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura» (Eb 10,22)
Fra i motivi che possono essere assegnati all’osservanza della preghiera in certi tempi stabiliti, ve n’è uno molto ovvio, che però non è così puntualmente ricordato e osservato come dovrebbe essere. Mi riferisco alla necessità che hanno i peccatori di purificarsi di tanto in tanto dall’accumulo di colpa che grava sulla loro coscienza. Noi pecchiamo in continuazione; e benché Gesù Cristo sia morto una volta per tutte per liberarci dal nostro debito di pena, tuttavia non
La stagione di penitenza che precede la Pasqua dura quaranta giorni in ricordo del digiuno di nostro Signore nel deserto. Perciò oggi, prima domenica di quaresima, leggiamo il Vangelo che ce ne fa il racconto; e nella colletta preghiamo colui che digiunò quaranta giorni e quaranta notti, di benedire la nostra astinenza per il bene delle nostre anime e dei nostri corpi.
IL NATALE
Lo stato dei nostri progenitori che, quando uscirono dalle mani di Dio, erano « semplici », « molto buoni », sollecita la nostra attenzione e la nostra simpatia, sebbene noi, loro discendenti, siamo molto cambiati. Da allora la nostra natura è passata attraverso molte avventure, ha conosciuto grandi mali e beni ancora maggiori.
Un giorno le luci del cielo saranno segni; un giorno anche i fatti delle nazioni saranno segni. Perché, allora, è superstizione guardare ad essi? Non lo è. Può darsi che ci sbagliamo riguardo ai dettagli su cui ci basiamo, e può darsi che, nel fare questo, mostriamo la nostra ignoranza.