L’Ascensione – una meditazione con il Beato John Henry Newman
O giorno memorabile! Gli apostoli, per quanto prima sentissero ben diversamente, ora che quel giorno è venuto, la pensano così. Quando stava per arrivare lo temevano. Non lo potevano considerare se non sotto l’aspetto d’una grande privazione; ma ora noi leggiamo che se ne tornarono a Gerusalemme «ripieni di gioia grande». E il giorno del trionfo.
Per esaminare l’idea di preghiera in Newman come forma di esercizio spirituale o formazione spirituale, occorre inserire il tema nel più ampio contesto di tutto il suo insegnamento. Molti testi trattano aspetti del suo pensiero teologico, ma Newman non è soltanto un teologo nel senso moderno del termine. È anche un teologo nel senso attribuito alla parola durante i primi secoli cristiani, quando il teologo era una persona che cercava Dio attraverso una meditazione orante delle Scritture. Non solo un pensatore, dunque, ma un cercatore di Dio.
«Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c’è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore che non le sarà tolta» (Lc 10,42).
Prof. Graziano Borgonovo
Roma, maggio 2011
Se tale era la sua maestà visibile, mentre era ancora soggetto alla tentazione, all’infermità e al dolore, molto più abbondante fu la manifestazione della sua divinità quando risorse dai morti. Allora l’essenza divina scaturì, per così dire, da ogni lato, e circondò la sua umanità come in una nube di gloria.
Ora vi chiedo di considerare che quel volto, colpito senza pietà, era il volto di Dio stesso, con la fronte insanguinata per le spine, il santo corpo, esposto alla vista e lacerato dal flagello, le mani inchiodate alla croce e, poi,
Ecco lo stile e il tono da re con cui gli angeli parlano agli uomini, anche se questi uomini sono apostoli; tono di chi, non avendo mai peccato, dall’alto della sua dignità sublime parla a uomini che hanno peccato. Non però questo è il tono di coloro che Cristo ha mandati; poiché le persone da lui designate sono vostri fratelli e nient’altro – figli di Adamo, figli della vostra natura, uguali a voi per natura e diversi soltanto nella grazia – uomini, al pari di voi, esposti alle tentazioni, alle medesime tentazioni,
Una rilettura del romanzo “Callista”
Newman e i concili