«Il suo aspetto era come la folgore e il suo vestito bianco come la neve».
Se tale era la sua maestà visibile, mentre era ancora soggetto alla tentazione, all’infermità e al dolore, molto più abbondante fu la manifestazione della sua divinità quando risorse dai morti. Allora l’essenza divina scaturì, per così dire, da ogni lato, e circondò la sua umanità come in una nube di gloria.