John Henry Newman e la ricerca della verità
 «Finalmente libero dopo un viaggio faticoso e triste»
 «Finalmente libero dopo un viaggio faticoso e triste» 
Riportiamo ampi stralci dell’omelia del cardinale arcivescovo di Milano tenuta durante la messa di chiusura del convegno “John Henry Newman oggi: logos e dialogo”, celebrata nella cappella dell’Università Cattolica del Sacro Cuore venerdì 27 marzo.
di Dionigi Tettamanzi
Si presenta davvero interessante e originale la vicenda biografica di Newman: è come un itinerario pasquale, un cammino difficile e insieme affascinante che lo conduce a raggiungere la luce della verità, la verità tutta intera.




 
															 
  Newman ha esposto nell’idea dello sviluppo la propria esperienza personale d’una conversione mai conclusa, e così ci ha offerto l’interpretazione non solo del cammino della dottrina cristiana, ma anche della vita cristiana. Il segno caratteristico del grande dottore della Chiesa mi sembra essere quello che egli non insegna solo con il suo pensiero e i suoi discorsi, ma anche con la sua vita, poiché in lui pensiero e vita si compenetrano e si determinano reciprocamente. Se ciò è vero, allora davvero Newman appartiene ai grandi dottori della Chiesa, perché egli nello stesso tempo tocca il nostro cuore e illumina il nostro pensiero.
 Newman ha esposto nell’idea dello sviluppo la propria esperienza personale d’una conversione mai conclusa, e così ci ha offerto l’interpretazione non solo del cammino della dottrina cristiana, ma anche della vita cristiana. Il segno caratteristico del grande dottore della Chiesa mi sembra essere quello che egli non insegna solo con il suo pensiero e i suoi discorsi, ma anche con la sua vita, poiché in lui pensiero e vita si compenetrano e si determinano reciprocamente. Se ciò è vero, allora davvero Newman appartiene ai grandi dottori della Chiesa, perché egli nello stesso tempo tocca il nostro cuore e illumina il nostro pensiero. Conferenza di Joseph Cardinale Ratzinger (Papa Benedetto XVI) ll 15 maggio 1879 Papa Leone XIII elevò John Henry Newman alla dignità cardinalizia, riconoscendo così i suoi straordinari meriti non solo per i fedeli in Inghilterra, ma anche per la Chiesa universale. Per commemorare questo evento, pubblichiamo di seguito un Discorso, in cui il Cardinale Joseph Ratzinger, ora Papa Benedetto XVI, ha rivelato il suo personale approccio a Newman, mettendo in evidenza l’attualità di questo grande maestro della Chiesa per il nostro tempo. Il Discorso è stato pronunciato durante il centenario della morte di Newman (1990) in occasione di un Simposio organizzato dal Centro degli Amici di Newman, diretto da membri della Famiglia spirituale “L’Opera”.
 Conferenza di Joseph Cardinale Ratzinger (Papa Benedetto XVI) ll 15 maggio 1879 Papa Leone XIII elevò John Henry Newman alla dignità cardinalizia, riconoscendo così i suoi straordinari meriti non solo per i fedeli in Inghilterra, ma anche per la Chiesa universale. Per commemorare questo evento, pubblichiamo di seguito un Discorso, in cui il Cardinale Joseph Ratzinger, ora Papa Benedetto XVI, ha rivelato il suo personale approccio a Newman, mettendo in evidenza l’attualità di questo grande maestro della Chiesa per il nostro tempo. Il Discorso è stato pronunciato durante il centenario della morte di Newman (1990) in occasione di un Simposio organizzato dal Centro degli Amici di Newman, diretto da membri della Famiglia spirituale “L’Opera”.

 Sr. Kathleen Marie Dietz
 Sr. Kathleen Marie Dietz
 Nella Lettera Apostolica Novo millennio ineunte il Papa Giovanni Paolo II elenca alcune priorità per la pastorale nel nuovo millennio. Anzitutto egli richiama la vocazione di tutti i cristiani alla santità. “In primo luogo non esito a dire che la prospettiva in cui deve porsi tutto il cammino pastorale è quella della santità.”
 Nella Lettera Apostolica Novo millennio ineunte il Papa Giovanni Paolo II elenca alcune priorità per la pastorale nel nuovo millennio. Anzitutto egli richiama la vocazione di tutti i cristiani alla santità. “In primo luogo non esito a dire che la prospettiva in cui deve porsi tutto il cammino pastorale è quella della santità.” Giovanni Paolo II nella Lettera Apostolica “Tertio millennio adveniente” ci invitava “a riscoprire la virtù teologale della speranza… Il fondamentale atteggiamento della speranza, da una parte, spinge il cristiano a non perdere di vista la meta finale che dà senso e valore all’intera sua esistenza e, dall’altra, gli offre motivazioni solide e profonde per l’impegno quotidiano nella trasformazione della realtà per renderla conforme al progetto di Dio” (n. 46).
 Giovanni Paolo II nella Lettera Apostolica “Tertio millennio adveniente” ci invitava “a riscoprire la virtù teologale della speranza… Il fondamentale atteggiamento della speranza, da una parte, spinge il cristiano a non perdere di vista la meta finale che dà senso e valore all’intera sua esistenza e, dall’altra, gli offre motivazioni solide e profonde per l’impegno quotidiano nella trasformazione della realtà per renderla conforme al progetto di Dio” (n. 46).