Dio ti vede in tutta la tua individualità

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Dio ti vede in tutta la tua individualità e « ti chiama col tuo nome» (Is., 43, 1); dovunque tu sia, lui ti vede e ti comprende, perché è lui che ti ha fatto.

Egli cono­sce ciò che c’è in te, tutti i tuoi sentimenti personali e i tuoi pensieri, le tue inclinazioni e le tue simpatie, la tua forza e la tua debolezza.

Egli è presente nel giorno in cui gioisci come in quello in cui soffri;

La grazia che attira

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In due modi particolarmente la grazia divina si mani­festa nel cuore umano: ce ne parlano sia la Scrittura che la storia della Chiesa, sia nel caso di santi veri e propri, che in quello di persone avanzate nella vita spirituale. Anche fra gli apostoli

Umiltà di spirito e santità

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Le parole del pubblicano: « O Dio, abbi pietà di me che sono peccatore » (Lc, 18, 13) ci danno quella che potremmo chiamare la nota caratteristica della religione cristiana, la nota che la distingue dalle altre forme di culto e scuole religiose diffuse sulla terra nell’antichità e in epo­che più recenti. Si tratta di una confessione del peccato e di una implorazione di grazia.

Le attività terrestri – come fonte di santità

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Quando una persona è convinta della brevità della vita, dell’insufficienza di essa al conseguimento di ideali sublimi e dell’impossibilità in cui essa si trova di rivelare adeguatamente o di condurre alla perfezione il vero cristiano, quando sente profondamente che l’Assoluto è solo nell’altro mondo e che l’eternità è il solo oggetto capace di fare appello e di riempire i suoi pensieri, corre il rischio di

Il prezzo della fede

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« Sì, lo possiamo, gli dissero ». Così Giacomo e Giovanni rispondevano alla severa domanda del divino Mae­stro: pieni di nobile ambizione, ma non ancora illuminati da soprannaturale saggezza e ignari del significato decisivo del loro desiderio, essi desideravano di sedere al suo fianco nel Regno glorioso di lui. Di nulla meno che del privilegio degli eletti, volevano accontentarsi, del privilegio che poco dopo Gesù