Maria, modello della nostra Fede

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La fede di Maria non si esauriva in un semplice e tacito consenso alla provvidenza e alle rivelazioni divine; ella le meditava. Dice il Vangelo che “Maria conservava tutte queste cose meditandole nel suo cuore” (Lc 2,19).
Quando arrivarono i pastori e raccontarono della visione di angeli che avevano avuto nell’ora della natività e di come uno di loro avesse annunciato che il Bambino che avrebbero trovato fra le sue braccia era “il Salvatore, che è Cristo Signore” (Lc 2,11), mentre tutti non facevano altro che meravigliarsi, “Maria serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore”.statue in Newman's chapel at Littlemore

Ancora: quando suo Figlio e Salvatore ebbe raggiunto l’età di dodici anni e la lasciò per poco tempo per il servizio del Padre suo, dopo che fu ritrovato nel tempio in mezzo ai maestri della Legge, mentre li ascoltava e li interrogava, e dopo che, rispondendole, accettò di giustificare la sua condotta, ci è detto che “sua madre conservava tutte queste cose nel suo cuore” (Lc 2,51). Allo stesso modo, al matrimonio di Cana, la sua fede anticipò il primo miracolo di Gesù, quando lei disse ai servi: “Fate quello che vi dirà” (Gv 2,5).
Perciò Maria è il nostro modello di fede, sia nell’accogliere, sia nel penetrare la verità divina.
Per lei non è sufficiente accettare la fede, ma la medita; non ritiene sia sufficiente possederla, ma ne fa uso; non contenta di acconsentirvi, la sviluppa. Non pensa che basti sottometterle la ragione, ma riflette su di essa; non come Zaccaria, che prima ragiona e poi crede, ma prima crede senza ragionare, e poi, per l’amore e il profondo rispetto, ragiona dopo aver creduto.
Così, per noi, lei è il simbolo non soltanto della fede dei semplici, ma anche di quella dei teologi e dei dottori della Chiesa i quali, oltre a professare il Vangelo, lo studiano a fondo e lo interpretano.
US, pp. 312-314