L’incarnazione, Mistero di grazia

postato in: Pensieri di Newman | 0

In questo tempo liturgico avviciniamoci a lui con timore e con amore, perché in lui risiede ogni perfezione e per mezzo di lui ci è possibile conquistarla. Accostiamoci a colui che santifica per essere santificati. Accostiamoci a lui per imparare a conoscere il nostro dovere e per ricevere la grazia di compierlo. In altre occasioni siamo spronati alla vigilanza, al lavoro faticoso, alla lotta e alla sofferenza; in questo tempo invece ci vengono semplicemente ricordati i doni che Dio ha fatto a noi peccatori. Egli ci ha salvato non per le nostre opere di giustizia, ma per la sua misericordia. Ci viene ricordato che noi non possiamo fare nulla, e che Dio fa tutto. Questo è il tempo privilegiato della grazia. Possiamo vedere e sperimentare le misericordie di Dio. Siamo davanti al Signore come quei poveri esseri impotenti che, durante il suo ministero, gli venivano portati su letti e su barelle perché li guarisse. Andiamo a lui per essere sanati.

Accostiamoci al Signore come bambini per essere nutriti e istruiti, come neonati che desiderano il latte puro della parola per crescere in salute. (1 Pt 2,2). Questo è il tempo dell’innocenza, della purezza, della gentilezza, della dolcezza, delle gioia, della pace. E’ un tempo in cui la Chiesa intera sembra vestita di bianco, nel suo abito battesimale, nelle splendida e luminosa veste che essa porta sul monte santo. In altri tempi Cristo viene con le vesti tinte di sangue; ma ora viene a noi in tutta serenità e pace, e ci comanda di gioire in lui e di amarci l’un l’alto (Cfr. Gv 13,34). Non v’è spazio ora per la tristezza, per la gelosia, per le preoccupazioni, per gli eccessi o per la dissipazione: non è questo il tempo per gozzoviglie e ubriachezze, né per impurità e licenze, né per contese e gelosie (Rm. 13,13), come dice l’apostolo; ma è il tempo per rivestirsi di Gesù Cristo che non conobbe peccato, né fu trovato inganno nella sua bocca. (Cf. Is 53,9).

Che ogni nuovo Natale ci trovi sempre più simili a colui che, in questo tempo, è divenuto un bambino per amor nostro; che ogni nuovo Natale ci trovi più semplici, più umili, più santi, più caritatevoli, più rassegnati, più lieti, più pieni di Dio.

estratto dal Sermone: L’incarnazione, Mistero di grazia (PPS V, 7)

“Oserei affermare che l’idea centrale del cristianesimo è l’Incarnazione e da essa provengono gli altri aspetti della sua dottrina: i sacramenti, la gerarchia, l’ascetismo” (John Henry Newman, Development of Christian Doctrine, London 1890, p. 36)

“…viene Cristo a noi quasi ospite nostro. E, venendo, illumina ogni cosa. Non toglie nulla, aggiunge. Aggiunge la grazia alla natura. Se vi è un tempo, in cui possiamo amare il mondo, è questo. Se vi è un tempo , è quando Egli viene per essere il nostro Emmanuele”. (John Henry Newman, Appunti di prediche.)