«Farò la Pasqua con i miei discepoli».
C’è qualcosa di molto importante e toccante nella sincera ansia rivelata in queste parole del Signore, e nelle azioni che le precedettero. Egli aveva già mostrato il grande desiderio di cui parla qui.
C’è qualcosa di molto importante e toccante nella sincera ansia rivelata in queste parole del Signore, e nelle azioni che le precedettero. Egli aveva già mostrato il grande desiderio di cui parla qui.
1. Dopo che tutti i suoi discorsi furono finiti (Mt 26,1) e portati a conclusione, egli disse: il Figlio dell’uomo sarà condannato alla crocifissione. Come un’armata che si mette in assetto di guerra, come i marinai che prima di un’azione ripuliscono il ponte, come gli uomini che in punto di morte fanno testamento e poi si volgono a Dio, così Nostro Signore, nonostante non potesse mai cessare di dire parole buone, riassunse e completò il suo insegnamento; poi ebbe inizio la sua passione. Allora con il proprio atto tolse la proibizione che teneva Satana lontano da lui e aprì la porta alle agitazioni del suo cuore umano, simile al soldato, il quale, dovendo morire, lascia cadere egli stesso il proprio fazzoletto. Subito Satana arrivò e si impadronì della sua breve ora.
1. Dopo che tutti i suoi discorsi furono finiti (Mt 26,1) e portati a conclusione, egli disse: il Figlio dell’uomo sarà condannato alla crocifissione. Come un’armata che si mette in assetto di guerra, come i marinai che prima di un’azione ripuliscono il ponte, come gli uomini che in punto di morte fanno testamento e poi si volgono a Dio, così Nostro Signore, nonostante non potesse mai cessare di dire parole buone, riassunse e completò il suo insegnamento;
Queste parole dei santi Apostoli Giacomo e Giovanni furono la risposta ad una domanda molto solenne a loro diretta dal Divino Maestro. Essi agognavano, con nobile ambizione, sebbene fossero ancora senza alcuna esperienza di altissimo sapere, all’oscuro della santissima verità, essi agognavano di sedere accanto a Lui sul Suo Trono di Gloria. Non sarebbero stati soddisfatti di nulla in mancanza di quel dono speciale che Egli era venuto ad assicurare ai Suoi eletti, che, poco dopo,
I santi sono molto diversi tra loro.
P. Hermann Geissler, FSO
Papa Francesco desidera vivamente che in ogni angolo della terra la Chiesa sia più missionaria. Nell’Esortazione apostolica Evangelii gaudium si rivolge a tutti i fedeli «per invitarli a una nuova tappa evangelizzatrice» (n. 1). San Paolo rappresenta per noi un modello sempre attuale di apostolo e missionario. Per il beato John Henry Newman Paolo è il glorioso apostolo, il più soave degli scrittori ispirati, il più commovente e il più
Cari amici di Newman,
come i suoi predecessori sulla cattedra di Pietro, Papa Francesco mostra un grande apprezzamento degli scritti del beato John Henry Newman. Nel primo anno di pontificato ha già citato e menzionato più volte il famoso teologo inglese.
«Voi non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi» (Rm 8,9).
L’accondiscendenza della grazia di Dio verso le creature condusse il Figlio a rivelare il Padre dall’esterno e porta lo Spirito a rivelarlo in forma di comunicazione interiore. Come potremmo paragonare queste due differenti opere della misericordia divina, quando entrambe superano la nostra comprensione? Altro non possiamo fare che adorare in silenzio l’Amore infinito, che da ogni lato ci abbraccia. Il Figlio di Dio è chiamato Verbo o Parola in quanto,
Qual’ è la vera chiave, qual è l’interpretazione cristiana di questo mondo? Che cosa ci fornisce la rivelazione per valutare e giudicare questo mondo? La risposta è nell’evento di questo periodo liturgico: la Crocifissione del Figlio di Dio.
Le sofferenze di nostro Signore furono tanto grandi perché era in sofferenza anche la sua anima. Ce lo dimostra il fatto che la sua anima cominciò a soffrire prima ancora che incominciasse la passione corporea, come vediamo nell’agonia dell’orto.