Il pentimento cristiano

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«Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio; trattami come uno dei tuoi garzoni» (Lc 15,18-19)

Il meglio che si possa dire della razza decaduta e redenta dei discendenti di Adamo è che essi ammettono i loro falli, si autocondannano, e cercano di risollevarsi. Tale atteggia­mento mentale, che è in effetti la sola religione possibile che rimanga a dei peccatori, ci è rappresentato nella parabola del Figlio prodigo: egli dapprima

Quando verrà il giorno…

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Quando verrà il giorno in cui io potrò baciare realmente e visibilmente le tue sacre piaghe? In quel giorno sarò interamente purificato dai miei peccati e dalle mie impurità e sarò degno d’avvicinarmi al mio Dio incarnato, lassù, nella tua casa di luce.

La santità è necessaria per la beatitudine futura

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«La santificazione, senza la quale nessuno vedrà mai il Signore» (Eb 12,14) In questo testo parve bene allo Spirito Santo comunicarci in poche parole una verità religiosa essenziale – particolarità questa che la rende più incisiva, mentre la verità in se stessa è affermata in un modo o nell’altro in ogni parte della Scrittura. Ripetutamente ci viene detto che la santificazione dei peccatori è il grande scopo che nostro Signore ebbe di mira nell’assumere la natura umana, e che quindi nessuno, tranne i santi, sarà accettato per amor suo nell’ultimo giorno.

Onorare la Madre a causa del Figlio

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Sappiamo, fratelli, che nel mondo naturale nulla vi è di superfluo, nulla di incompleto, nulla di autosufficien­te: ogni parte risponde a un’altra parte, e tutti i partico­lari si fondono fra loro a costituire un unico grande tutto. Ordine e armonia sono fra le prime perfezioni che noi pos­siamo scorgere chiaramente nella creazione visibile. E più la esaminiamo, più chiaramente scopriamo che queste due perfezioni sono largamente e accuratamente inerenti alla creazione.

Corpus Domini

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Tu, o mio Dio, che ci hai fatti, ben sai

che nulla può appagarci all’infuori di te,

ed è per questo che hai voluto darci te stesso

in nutrimento e bevanda. È, questo,

L’Ascensione – una meditazione con il Beato John Henry Newman

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O giorno memorabile! Gli apostoli, per quanto prima sentis­sero ben diversamente, ora che quel giorno è venuto, la pensano co­sì. Quando stava per arrivare lo temevano. Non lo potevano consi­derare se non sotto l’aspetto d’una grande privazione; ma ora noi leggiamo che se ne tornarono a Gerusalemme «ripieni di gioia gran­de». E il giorno del trionfo.

La parte migliore di Maria

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«Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c’è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore che non le sarà tolta» (Lc 10,42).

Ogni parola di Cristo è buona; essa ha il suo compito e il suo scopo e non cade a terra. Non è possibile che abbia pronunziato pa­role effimere egli che è la Parola di Dio, esprimente, secondo la sua benevolenza, i consigli profondi e la volontà santa di colui che è in­visibile. Ogni parola di Cristo è buona.

«Il suo aspetto era come la folgore e il suo vestito bianco come la neve».

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Se tale era la sua maestà visibile, mentre era an­cora soggetto alla tentazione, all’infermità e al do­lore, molto più abbondante fu la manifestazione della sua divinità quando risorse dai morti. Allora l’essenza divina scaturì, per così dire, da ogni lato, e circondò la sua umanità come in una nube di glo­ria.